“ Scandaloso Scanda”
Vi racconterò di una nuova avventura che vede come protagonista la mia consueta sessione di una settimana con mio padre e che stavolta si svolge in una location molto speciale .
Andiamo per ordine ;oramai esausto dell’ultimo periodo di lavoro prima delle ferie,comincio già a pensare a qualche metà dove trascorrere le vacanze con papà,ma l’illuminazione mi arriva durante una chiacchierata con un membro del team Italia fbi Baits Fabrizio Buonaspeme dove si parlava proprio di vacanze pesca e dei periodi del mese di agosto.Fabrizio aveva il periodo uguale al mio quindi quale migliore occasione per fare nuove esperienze e una pescata insieme, dal momento che il “Bisio” mi aveva rivelato di avere in mente due destinazioni delle quali mi sarei innamorato. Non stavo più nella pelle ero euforico e super contento di dove io e papà saremmo andati a pescare.I giorni avanzavano mentre si avvicinava la settimana di ferie; ecco che scatta l’organizzazione attrezzatura, boiles, cibo e tutto quello che serve per star più comodamente. Dopo svariati tentativi di come ci saremmo accampati,opto per una tenda molto capiente ma allo stesso tempo facile da trasportare. Ci siamo…… ultime ore di lavoro,macchina carica e si parte…il viaggio e molto lungo circa 800 km per raggiungere casa di papà dove riposerò un giorno..A questo punto, bisogna raggiungere Fabrizio al lago prescelto,cioè la diga di Scandarello. Wow non ci posso credere finalmente farò una settimana a “Scanda” con papà…..un sogno che si avvera……
Eccoci alle ultime curve della montagna , lo scenario che vediamo è bellissimo,arriviamo sul posto , tempo di sgranchire le gambe , poi giù l’attrezzatura e via di trasbordo. Ma prima di tutto ciò facciamo un passo indietro di come tutto questo sia stato reso possibile per effettuare la sessione in questa location da sogno.Fabrizio membro del team Italia la settimana prima della sessione era in stretto contatto con degli amici che pescavano giù in diga per tenerci informati, tenuto conto del periodo estivo e della difficoltà di trovare una postazione libera,in periodo di ferie.L’opera del Bisio è andata a buon fine, così eccoci qui a scaricare l’attrezzatura e caricarla sul gommone per effettuare un piccolo trasbordo di circa 500 metri. Fabrizio era già li dal giorno precedente dove aveva già calato le sue canne e cercato alcuni spot in acqua profonda.Scarichiamo nuovamente tutto per poi posizionare il campo base. Tutto pronto per uscire a scandagliare e posizionare ex novo le canne.Mi accorgo sin da subito che sarà difficile catturare perché abbiamo lenze calate sia alla nostra destra che alla nostra sinistra e la pressione di pesca è alta.A questo punto bisogna cercare una soluzione sia per la pasturazione che la ricerca di qualche punto strategico di passaggio delle carpe. Praticamente dove avevo posizionato 2 canne alla mia dx fronte lago si creava un’ansa con profondità interessanti e qualche scalino partendo da 80 centimetri di acqua arrivando fino ai 8/9 metri.Mi fermo un attimo a pensare quale strategia usare e l’esperienza mi porta ad calare una canna in acqua bassissima per sfruttare lo scambio termico tra il giorno e la notte.L’altra canna la posiziono su una profondità di circa 4,5 metri e così due canne sono piazzate. Mentre preparo la terza canna, Fabrizio esce per ricalare una sua canna e da quel momento accade il finimondo. Prima parte la canna in profondità di Fabrizio….. corro e ferro,,,,,,,,incredulo lo chiamo e lo avviso di rientrare mentre combatto un po’ il pesce da riva. Lui arriva come una freccia, gli passò la canna e da lì inizia il primo combattimento dal gommone. Dopo svariati minuti riesce a guadinare un esemplare bellissimo di regina di buona taglia,gli facciamo due foto e liberiamo l’esemplare. Abbiamo gli inneschi già pronti in gommone quindi,senza perder tempo ci accingiamo a ricalare.Non facciamo in tempo a rientrare che parte l’altra canna di Fabrizio posizionata ad una buona profondità……è il mio turno,quindi salto sul mio gommone che era lì vicino, ferro e corro ad assaporare l’emozione del combattimento nella diga di scandarello.Dopo un po’ porto a guadino un’altro pesce di taglia.Giunti ad una tregua riusciamo entrambi a posizionare tutte le canne.
Mantenendo la stessa strategia per le prime due canne,la terza la piazzo anche io sui 15 metri con un bel omino generoso. Nel cuore della notte, la mia canna sui 4,5 metri parte all’inpazzata,usciamo in due e avvolti nella nebbiolina dello scambio termico ci troviamo a combattere con un esemplare di buona taglia che non ne vuole sapere di entrare in guadino.Mentre io e Fabrizio siamo fuori in gommone c’è li sulla riva papà a farci luce per indicarci il rientro e non agganciare la lenza delle altre canne calate. Una volta messo il pesce in sicurezza ricalo la canna e via in branda. Le ore successive trascorrono senza attività e sono ormai le 5:30 quando decido di alzarmi e andare vicino alle canne per godermi lo scenario del sorgere del sole sulla diga. La giornata avanza le canne sono ancora calate,mantenendo gli stessi spot redditizi e do fiducia ancora per una notte alla mia h72 posizionata alla massima profondità. Fabrizio continua a mantenere ancora per qualche giorno gli stessi spot che ho avevano già fruttato alcune partenze. L’unica variazione che faccio è spostare la canna in acqua bassa mettendola in un’altra profondità a creare una sorta di imbuto su due profondità diverse, una sui 6 metri d’acqua e l’altro ,seguendo la linea della sponda , sui 4,5 metri (profondità che già mi aveva regalato la cattura la sera prima). Opto per una pasturazione isoteck bagnata con active e vari stimolatori,quindi parto con il gommone da un segnalino all’altro e faccio una striscia di pasturazione molto abbondante,bene fiducioso della mia strategia e delle esche scelte. Portiamo diversi esemplari a guadino durante la sessione però diversi pesci si slamano. Allora decido di preparare un innesco singolo pop up del 16 m nuts su un semplice d rig e sposto la canna 3/4 metri indietro da dove era calata. Passa solamente un ora e anche quella canna mi regala un altro combattimento degno di nota. Intanto la sessione arriva ad un punto dove la fase lunare cambia e va verso la luna piena portando in piena attività i siluri. Infatti durante il giorno parte una canna di Fabrizio, corriamo entrambi lui ferra io preparo l’imbarcazione ed usciamo per il combattimento. Il pesce è pesante e la lotta estenuante.
Durante il tira e molla , con un bell’ esemplare di regina,ad un certo punto dalle profondità sotto la diga spunta un siluro enorme che attacca la nostra cattura spalancando le sue fauci….. l’afferra e la porta sul fondo. Potete immaginare le dimensioni di un siluro che attacca una carpa di 17 kg….Comunque questa non si slama e riesce a liberarsi dal morso del predatore. Ma il siluro non molla fin sotto il gommone e smette di attaccare il nostro pesce solo quando è nel guadino. Ci guardiamo increduli per aver assistito a qualcosa che non avremmo mai immaginato di vedere. Gli ultimi giorni della sessione sono trascorsi senza più attività di carpe,soprattutto per l’arrivo dei siluri sugli spot. Allora abbiamo capito che la sessione a Scandarello ci aveva già dato il massimo .Ci aveva regalato forti emozioni ed dovevamo accontentarci di quello che eravamo riusciti a fare.Il tutto contornato da ottimo cibo,gli arrosticini di Bisio e i pranzetti fatti da papà……..
Grazie Scanda.
Salvatore Capone Team FBI Italia